“Cammini e trazzere mediterranee: sulle tracce di pellegrini e cavalieri lungo la via francigena siciliana Palermo – Messina per le montagne”: è questo il titolo del video che l’associazione culturale Itinerari del Mediterraneo, presieduta dall’architetto Antonella Italia, presenterà lunedì 29 all’Expo 2015.
Il filmato propone un percorso di attraversamento dei luoghi un tempo frequentati dagli antichi cavalieri e pellegrini per raggiungere le postazioni sacre delle religioni monoteiste: un cammino carico di suggestioni sensoriali, illustrato dagli stessi volontari dell’associazione che, insieme al presidente, sono ripresi dalle telecamere durante le loro visite ad alcune delle location più significative della via francigena. Il video, della durata di dieci minuti in tutto, mostra alcune tappe legate al transito dei viaggiatori: a Palermo, la triade costituita dalle Chiese di Santa Cristina La Vetere, San Cataldo e Oratorio di Santa Cristina d’Alessandria, itinerario che si rifà all’accoglienza che gli ordini cavallereschi riservavano ai pellegrini; nelle Madonie, la commenda dei Cavalieri di Malta a Polizzi Generosa , la seconda in Sicilia dopo quella di Messina, la Casa del Pittore – foresteria per i pellegrini – e la Chiesa normanna di San Teodoro a Petralia Soprana; infine, il venerato Santuario dello Spirito Santo a Gangi.
Il viaggio prosegue raggiungendo il centro storico di Piazza Armerina, in provincia di Enna, cuore della Sicilia dove nel Medioevo convergevano i cavalieri crociati diretti verso Gerusalemme.
“Abbiamo voluto realizzare – spiega Italia – un video che raccontasse, con un approccio sintetico ma al contempo attento ai dettagli, i paesaggi, le comunità e le memorie unite dal filo rosso di un passato pieno di tradizioni, che può rivivere attraverso un’attenta opera di divulgazione legata non solo alla conoscenza dei luoghi, ma anche del cibo e dei costumi dell’epoca”.
ItiMed è un’associazione culturale che ha scelto di dedicare le proprie attività più significative al turismo relazionale, religioso e naturalistico, in un‘ottica di riscoperta del territorio fondata sul cammino: un tema che si intreccia naturalmente alle riflessioni sulla qualità della vita che l’esposizione universale milanese propone.
“Il lavoro svolto – conclude Italia – restituisce una Sicilia antica e colta, lontana dagli stereotipi dilaganti, in linea con la nostra filosofia associativa, che coincide con la volontà di riscoprire il territorio mettendo il visitatore e le sue percezioni al centro dei luoghi stessi, in un‘ottica rivoluzionaria rispetto alle formule turistiche consolidate”.